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NoTav.Doc

Quando, nei media, si parla del movimento No Tav in Val di Susa, in genere l’atteggiamento dei commentatori è di due tipi: o si tende a criminalizzare il movimento dipingendolo come un covo di violenti terroristi, arrivando a livelli preoccupanti di mistificazione della realtà, oppure si dipinge il movimento come l’espressione di una piccola comunità affetta da sindrome Nimby (Not In My Backyard), intenta solo a proteggere il proprio interesse particolare a discapito dell’interesse nazionale. Questo sito non intende occuparsi della prima mistificazione, ma cerca di contribuire a smontare la seconda. Ciò che infatti non avviene mai nei mezzi di comunicazione mainstream è la considerazione e la discussione delle ragioni alla base del movimento No Tav, ragioni fondate su montagne di perizie e studi tecnici che, nel corso di vent’anni, hanno dimostrato la completa inutilità dell’opera, dal punto di vista infrastrutturale, dal punto di vista della conversione gomma-ferro e dal punto di vista occupazionale. Di più, hanno dimostrato la dannosità dell’opera dal punto di vista dell’economia nazionale e dal punto di vista socio-ambientale. Si tratta di motivazioni tutt’altro che Nimby. Il no al Tav è un no all’ennesima truffa perpetrata in nome del profitto privato ai danni dei lavoratori e di tutti i cittadini italiani. L’unico vantaggio del Tav la cui esistenza nessuno è riuscito a smentire è infatti costituito dalla possibilità, per un piccolo gruppo di affaristi, di conseguire enormi profitti acaparrandosi i fondi pubblici italiani e (forse!) europei, dunque i soldi dei contribuenti. Le imprese coinvolte nella realizzazione di quest’ennesima “Grande Opera”, spesso già condannate per corruzione e illeciti di vario tipo, non si dimenticheranno certo di spartire una fetta di questa torta miliardaria con i politici che hanno imposto il progetto manu militari, senza fornire mai un solo dato credibile a sostegno della presunta “strategicità” del progetto stesso.

Questo sito si intende dunque come un piccolo deposito di articoli, analisi e documenti tecnici sulla linea ad alta velocità Torino-Lione e sulla lotta popolare contro il progetto. Lo scopo è quello di contribuire alla diffusione dei documenti sui quali si fondano le ragioni No Tav, sperando in questo modo di contribuire all’ampliamento del dibattito sul merito della questione.

N.B.: Chi gestisce questo archivio non abita in Val di Susa. E’ anzi originario dell’entroterra veneziano, ha vissuto due anni a Torino ed ora abita a Berlino. Decisamente nessun orticello da difendere!

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